Trebbiano d'Abruzzo Bianchi Grilli per la Testa Torre dei Beati 2020
Trebbiano d'Abruzzo Bianchi Grilli per la Testa Torre dei Beati dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, sentori intensi ed eleganti di fiori, con robinia e ginestra, e polpa di frutta gialla, con tipici richiami varietali di camomilla e anice stellato. In bocca sorprende la freschezza dell’acidità, ideale con formaggi freschi e pesce e carni bianche a tendenza grassa e morbida.
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Trebbiano d'Abruzzo Bianchi Grilli per la Testa Torre dei Beati dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, sentori intensi ed eleganti di fiori, con robinia e ginestra, e polpa di frutta gialla, con tipici richiami varietali di camomilla e anice stellato. In bocca sorprende la freschezza dell’acidità, ideale con formaggi freschi e pesce e carni bianche a tendenza grassa e morbida.
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Disponibile dal:
Allergeni | Contiene Solfiti |
Denominazione | Trebbiano d'Abruzzo |
Classificazione | DOC |
Vitigni | Trebbiano Abruzzese |
Zona di produzione | Loreto Aprutino |
Annata | 2020 |
Formato | Bottiglia 75 cl |
Gradazione | 12,50% vol. |
Premi e riconoscimenti | Bibenda 5 grappoli, Slowine Vino Slow, Vitae AIS 3 viti |
Abbinamenti | Carni Bianche, Formaggi, Pesce e Crostacei |
Corpo | Medio |
Sentore | Floreale |
Temperatura servizio | 12°-14°C |
Nazione | Italia |
Regione | Abruzzo |
Carta dei vini | Consegna Gratis, Offerte, Promozioni, Sconti, Spedizione Gratuita |
IL TERRITORIO: Loreto Aprutino è uno dei comuni più importanti e più antichi della provincia di Pescara. La forte vocazione agricola ha modellato nel succedersi dei secoli il territorio con la sua inconfondibile impronta paesaggistica. Le coltivazioni arboree tradizionali degli uliveti e dei vigneti sono alternate a ortaggi e a seminativo, e a tratti di macchia ancora selvaggia, mentre formazioni di calanchi fanno da contrasto a un paesaggio collinare in prevalenza dolce e già all’aspetto favorevole all’insediamento umano, che importanti ritrovamenti archeologici testimoniano qui in forma stabile già 4500 anni prima di Cristo.
Nonostante la dolcezza del paesaggio e la felice posizione di crocevia fra le aree montane e la costa adriatica, l’industrializzazione e la cementificazione hanno finora risparmiato la bellezza di queste zone, e l’agricoltura rimane tuttora l’attività principale.