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VERDICCHIO Vitigno a Bacca Bianca (Marche): E’ la principale uva bianca delle Marche. Colore paglierino e profumi delicati. Ci da un vino con un giusto fresco, piacevole, dal retrogusto amarognolo. Il test del DNA ha provato che Verdicchio, Trebbiano di Soave e Trebbiano di Lugana sono la stessa cosa. Sotto queste due ultime denominazioni è diffuso in Veneto, dove può essere una delle componenti del Soave, del Gambellara e del Bianco di Custoza. Può anche essere presente nelle doc lombarde Trebbiano di Capriano del Colle, Bianco dei Colli Morenici Mantovani del Garda e Lugana. Questi vini sono stati esaminati più a fondo nella voce dedicata al Trebbiano. Nelle Marche, la varietà è nota come Verdicchio, un nome che deriva probabilmente dai riflessi verdognoli del vino. Il Verdicchio può raggiungere con facilità i 13° e, quando il raccolto è sotto controllo e la vendemmia seguita con cura, i vini prodotti da questa varietà hanno una buona struttura, un’alta concentrazione e una squisita tendenza al sapore di albicocca, che completa la nota minerale-salata che è la sua prerogativa. Il suo carattere versatile – non molto diverso dallo Chardonnay – lo rende adatto a molte versioni: dallo spumante secco ai freschi e gustosi vini di pronta beva, fino a quelli di maggior peso (a volte in rovere) e ai passiti da dessert. Non sorprende perciò che rappresenti circa i due terzi della produzione delle Marche.
Le sue due maggiori aree piantate a vigna sono intorno alla città medievale di Jesi e al borgo di Matelica. Il fiume Esino, che ha la sua sorgente negli Appennini, scorre al centro di queste due città facendosi strada verso il mare. Nel lontano passato, quest’area era il bacino di una laguna e il suo suolo argilloso/sabbioso è estremamente ricco di minerali, in particolare ferro e magnesio. Fonti competenti sostengono che la varietà si trovi sul posto fin dall’VIII secolo a.C. Le vigne della zona di Matelica si trovano a sud-ovest di Jesi e sono impiantate a un livello più alto, sulle colline pedemontane degli Appennini. C’è una marcata differenza nelle versioni delle due zone. I vini di Jesi tendono ad avere aromi di fiori di sambuco e ad essere più fruttati.
Il Verdicchio di Matelica è più smorzato ed elegante, con una delicata ma persistente nota di albicocca. Quando il vino viene fatto con uve provenienti da viti mature, che hanno rese naturalmente basse e un sistema radicale profondo e complesso, il Verdicchio può sviluppare un’intensità di aromi e una vera capacità di invecchiamento.
Caratteristiche del vino: se ne ricava un vino di buona acidità e dall'aroma di mandorla amara. Rientra nelle DOC: Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, Verdicchio di Matelica DOC, Esino. DOC e nelle DOCG nelle verssioni riserva Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG e Verdicchio di Matelica riserva DOCG.
Alcuni dei vini nel nostro catalogo che utilizzano il vitigno Verdicchio: