Lo Spumante Metodo Classico Rosé Brut...
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Eleonora Rossi e Marco Casolanetti, giovane coppia di viticoltori innamorati del vitigno Montepulciano, della loro terra, il Piceno, e della bellezza del vino, di ciò che esso può dare a chi lo beve, a patto di rispettarlo e di conoscerlo. A loro non interessano i vini tecnicamente perfetti ma orfani della personalità del produttore, il vero valore aggiunto rimane per loro il fattore umano, con tutto il suo carico di ragionata passione, ricerca e dedizione.
Arianna Occhipinti nasce a Marsala nel 1982. La sua storia tra le vigne inizia nel 2004, quando, terminati gli studi a Milano in Viticoltura ed Enologia, decide di ritornare in Sicilia. Comincia da un ettaro di vigneto. Adesso conduce un’azienda trenta volte più grande, divisa tra la gestione dei vigneti, la produzione in cantina e la commercializzazione. Vive a Vittoria.
“I terreni si estendono nel cuore della zona del Cerasuolo di Vittoria, nello scenario dei Monti Iblei, in c.da Fossa di Lupo e Piraino, in 5 Ha di vigneti e 16 Ha di uliveti secolari. Sono terreni di matrice antichissima, dove il Frappato di Vittoria e il Nero d’Avola si sono originati, ma soprattutto terreni che hanno respirato sempre la coltura della vite che in essi si è adattata e ora crea una simbiosi unica che esprime al meglio queste due uve.”
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La tenuta Ormanni, posta sulla strada tra Poggibonsi e Castellina in Chianti, nei pressi della Chiesa di San Pietro a Cedda, era nel 1200 di proprietà dell’omonima famiglia, di origini fiorentine, citata da Dante Alighieri nella sua “ Divina Commedia”:
“ per che non dee parer mirabil cosa ciò ch’io dirò de li alti Fiorentini onde è la fama nel tempo nascosa. vidi li Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberichi già nel calare, illustri cittadini ; ” Dante Alighieri (1265-1321) – Divina Commedia, Paradiso Canto XVI
Dagli Ormanni (XIII sec. ) la tenuta, eletta a dimora di campagna, passò poi alla famiglia Scarlatti (XVI sec.), e quindi ai Medici (XVIII sec.). Nel 1818 Carlotta Lenzoni de’ Medici, nota per aver acquistato la casa di Boccaccio a Certaldo e averla ristrutturata a Museo, cedette la proprietà di Ormanni a Vincenzo Brini di Angelo da Carmignano, nei pressi di Prato. L’atto di vendita data 30 gennaio 1819.
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SUlle colline, al cospetto dello Stretto di Messina, si produce sin dall'antichità un grane vino rosso: il FARO: reperti archeologici ne testimoniano la produzione sin dal XIV secolo. Nella settecentesca Villa Geraci, sede dell'Azienda Palari, si è ripresa la produzione di questo antico vino con l'obiettivo di ritrovare, con l'ausilio delle tecniche moderne, la qualità che lo rese famoso. Nella contrada Palari, in S. Stefano Briga, si estendono le vigne di proprietà, impiantate ad alberello con vitigni autoctoni quali Nerello, Nocera, Cappuccio Tignolino, Core 'e Palumba, Acitana, Galatena, Calabrese ed altri ancora.
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Pian delle Querci si estende su 50 ettari di cui 8,5 Ha coltivati a vigneti dei quali 6 a Brunello D.O.C.G. con una produzione annua di 38.000 bottiglie, 2 a Rosso di Montalcino D.O.C.
Grazie all’esperienza della famiglia Pinti che da quattro generazioni è nel mondo dell’agricoltura, l’Azienda Agricola Pian delle Querci può vantarsi della sua produzione vinicola: Il Brunello di Montalcino D.O.C.G. che tutto il mondo ormai apprezza.
Il Brunello è un vino eccellente per le carni rosse. Il Brunello trova anche abbinamento ottimale con i formaggi (pecorino toscano, gorgonzola piccante, parmigiano reggiano) e con piatti della cucina internazionale sempre a base di carne, con salse strutturate o accompagnate da funghi e tartufi; ottimo anche con la selvaggina da pelo o da penna. Il Brunello è indicato anche come “vino da meditazione” soprattutto se di grandi annate, ben conservate ed all’apice della loro evoluzione qualitativa.
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I vini prodotti nell'area di Montefredane hanno davvero una marcia in più e Sabino Loffredo di Pietracupa è capace di impremere ai suoi Greco e Fiano, vinificati in acciaio, una grande personalità e riconoscibilità. Su un'estensione di circa 5 ettari di terreni argillosi minerali e calcarei. Il lavoro di Sabino Loffredo in questi anni ha davvero del prodigioso ed indica sicuramente un rigore ed un' accuratezza assoluta da parte di questo giovane produttore, ma anche una vocazione dei terreni di Montefredane ad esprimersi in modo perentorio sulle uve bianche storiche del territorio come il Fiano e, su tutte, il Greco. Ma significativo è come Sabino abbia in pochissimi anni scalato questi vertici, visto che la sua prima vendemmia è stata appena la 2000.
In questa rincorsa rabbiosa verso risultati importanti c' è forse anche un naturale desiderio di rivincita verso un destino che con un paio di incidenti gli ha impedito una carriera di campione sportivo, cui fortemente aspirava. Ne abbiamo guadagnato comunque un produttore di gran razza che coniuga nei vini bianchi 2006 una nordica bellezza ed intensità di profumi (siamo su vigneti alti) con una cremosa, incantevole corposità, tutta intrisa di note dolci e minerali. Greco di Tufo dunque dal bellissimo impatto gustativo che cresce in lunghezza, sapidità e masticabilità ad ogni sorso. Ed un Fiano poi di perentoria eleganza, cremoso di frutta estiva e miele, che vira nella piena piacevolezza.
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Con l'azienda Roland Piollot siamo nella zona di Côte des Bar (Aube) Côte des Bar: Vigne de l'Aube, Bar-sur-Aube, Bar-sur-Seine; nei terreni gessosi a tendenza marnosa il vitigno principale è il Pinot Noir.
Gli champagnes della Côte des Bar sono vini di carattere, rotondi e dagli aromi complessi dove il fruttato del Pinot Noir ha ricordi quasi borgognoni. Vigoroso ma leggermente rustico.
Viticoltore da più di 50 anni Roland Piollot utilizza solo fertilizzanti naturali, con particolare attenzione all'evoluzione biologica delle piante nelle diverse stagioni. La vinificazione combina modernità (regolazione termica nelle botti) a tecniche antiche (lavorazione secondo i cicli naturali), al fine di valorizzare gli aromi del terroir ed esaltarne le qualità. Il suo rosé è vinificato secondo l'antica tradizione della saignée da sole uve di Pinot Noir.
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L'Azienda, Podere il Saliceto, si trova nel comune di Campogalliano sulle sponde del fiume Secchia, a ridosso della zona naturalistica delle Casse di Espansione e dei Laghi Curiel. I vignaioli Isabella, Gian Paolo e Righi Marcello seguono direttamente le vigne e le vinificazioni. La vendemmia manuale permette di alvaguardare l’integrità delle uve. In cantina si utilizzano vasche di cemento e acciao inox di piccole dimensioni. I vigneti si trovano in parte nella frazione di Saliceto Buzzalino e in parte nella zona denominata dell’Albone; sono tutti allevati a guyot o a cordone speronato e la densità di impianto è di 4000 ceppi/ha. I terreni di origine alluvionale sono sciolti, profondi e ricchi di potassio. Oltre ai due Lambruschi (Sorbara e Salamino) si coltivano anche altri vitigni autoctoni come il Trebbiano Modenese e il Malbo Gentile.
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Quasi un secolo fa, nel 1929, in una parte di Romagna tra gli Appennini e il mare, Attilio Ravaioli piantò i filari del primo podere acquistato nel borgo di Nespoli, il Prugneto, a cui seguirono gli altri che oggi fanno parte dei 110 ettari di proprietà dell'azienda. La zona è la Valle del Bidente, che ha caratteristiche territoriali uniche, quasi magiche, e dove unico è anche il sangiovese che viene prodotto.
L'esposizione dei vigneti e la conformazione della vallata, che convoglia sul territorio un flussocostante di aria, contribuiscono a un microclima che è eccezionalmente ideale. I vini che si ottengono - il sangiovese in particolare - ne sono l'espressione più autentica. Alla storia e al territorio si aggiungono il presente e l'avanguardia delle tecnologie utilizzate che muovono la nostra azienda verso un futuro di successo sul mercato mondiale per la vendita di Sangiovese on line.
La Fattoria Poggio di Sotto nasce nel 1989 sul versante sud-est della collina di Montalcino, da sempre considerato tra i migliori per la produzione di Sangiovese.
L’azienda si estende su un’area di 32 ettari, di cui 10 impiantati a vigneto, tutti iscritti all'Albo del Brunello di Montalcino, e i restanti a oliveto (1.400 piante) e bosco.
I vigneti si distendono su una pendice che dai 200 m gradatamente sale fino ai 400.
Protetta dal Monte Amiata da un lato, aperta alle brezze marine dall'altro, carezzata dalle rive del fiume Orcia, la proprietà gode di un microclima unico beneficiando di importanti escursioni termiche anche in piena estate.
Pol Reger è una sorgente d'infinito piacere e rappresenta uno stile di vita. I suoi Champagne hanno un anima, creata dal forte legame che vi è tra la famiglia ed i vigneti. L'azienda e i vigneti sono situati nella prestigiosa e nobile Champagne Avenue a Epernay, comune francese situato nel cuore pulsante della Champagne Ardenne.
Con più di 160 anni di storia, Pol Roger è diventato uno dei produttori di Champagne più riconosciuti e stimati al mondo. Il rinomato marchio di Champagne è ancora tutt'oggi di proprietà e gestito dai discendenti di Pol Roger. Pol Roger detiene il corrente Reale Warrant come fornitori di champagne a Queen Elizabeth II.
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Sin dagli inizi del 1900, la famiglia Principiano è dedita alla viticoltura nei sette ettari di sua proprietà a Monforte D’Alba. La cantina vera e propria sorge negli anni ’50 per mano di Americo Principiano,mentre dal 1993 è il figlio Ferdinando ad occuparsi della vinificazio ne, sempre con il prezioso aiuto del padre in vigna.
La filosofia aziendale che Ferdinando Principiano ha ridefinito nel 2004, parte dal presupposto di rispettare al massimo la natura e le caratteristiche del territorio. Per ottenere ciò, ha abbandonato i concimi chimici, i diserbanti, i disseccanti e gli antimuffa, preferendo l’uso di lieviti indigeni, diradamenti in vigna con basse rese (da 800 gr a 1 kg per pianta) fermentazioni libere dal controllo della temperatura, per ottenere vini sempre più naturali che evidenzino il più possibile le peculiarità di un grande territorio viticolo.
La produzione della famiglia Principiano viene dai seguenti storici vigneti: dal “Coste” il Nebbiolo, dal “Pian Romualdo” le Barbere e dal vigneto “St. Anna” il Dolcetto; a Serralunga D’Alba, nello storico cru di “Boscareto”, si produce l’omonimo Barolo.
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E' sicuramente l'azienda che più di ogni altra, in Veneto, rappresenta il mito, forte di una tradizione strenuamente difesa e di una pazienza certosina nell' aspettare il momento giusto per mettere sul mercato le proprie produzioni. Inoltre non tutte le vendemmie danno origine ai vini della gamma, visto che per ogni vino tutto deve essere andato per il verso giusto. Sono pertanto molte le variabili che rendono difficili da trovare i grandi vini del Quintarelli, partendo poi da una base di pochi ettari e quindi una quantità irrisoria di bottiglie prodotte a fronte di una richiesta enorme. Ogni vino un vero e proprio capolavoro.
L’azienda agricola RADIKON è situata sull’altura di Oslavia (frazione del Comune di Gorizia) lungo il variegato costone che dal ponte dell’Isonzo sale verso San Floriano, nel cuore del Collio. L'azienda si compone di circa dieci ettari di vigneti ubicati in prossimità della sede aziendale e posti su declivi a forte pendenza, tanto faticosi da lavorare quanto generosi in qualità. Il terreno dal punto di vista geologico corrisponde ai requisiti ottimali per una viticoltura di eccellenza.
Dal 1980 l’azienda è condotta da Stanislao (Stanko) Radikon, la moglie Suzana e dal figlio Saša, laureato in Viticoltura ed Enologia.
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Quando si parla di Barolo, Giuseppe non può fare a meno che ripercorrere la storia delle generazioni passate di viticoltori locali. La tradizione è un tema costantemente presente nei suoi pensieri.
Come enologo, Giuseppe vede le miscele come la massima espressione del Barolo. Ogni vigna avrà le sue carenze, soprattutto in annate che ingranano meno bene rispetto al carattere del territorio. Le generazioni passate amavano la creatività e l’individualità delle miscele. Il segreto che si cela dietro ai vini di Rinaldi è un avvicinamento alla vigna e un’attenzione paziente. Le sue tecniche non sono particolarmente calcolate, ma seguono la tradizione e l’istinto, come per l’uso continuato di grandi tini di legno per la fermentazione. Ogni bottiglia di Barolo prodotta è destinata ad un lungo invecchiamento.
L'Azienda si trova a Lapio, un piccolo borgo sulle colline della verde Irpinia, il comune più vitato a Fiano di Avellino e considerato da sempre cru d'elezione.
Il territorio è particolarmente vocato alla coltivazione del Fiano ed è favorito, dal punto di vista climatico, dalla presenza dei monti Picentini: una delle sue vette, il monte Tuoro (1400 mt.) si trova a brevissima distanza e fa da termoregolatore nel modulare il caldo e nell'accentuare le escursioni termiche di notte e d'inverno.
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Meglio noto in Langa come "il naif delle Langhe" è un vero vigneron piemontese, ma è soprattutto un personaggio molto particolare.
Flavio Roddolo è uno degli ultimi rimasti veramente genuina viticoltori del Piemonte. Le 20.000 bottiglie che produce ogni anno in collina Bricco Appiani al di fuori di Monforte sono opera di un artigiano profondamente legato alla sua terra, che conosce e rispetta ogni uno dei suoi viti. I 6 ettari di vigneti non sono stati trattati chimicamente per 40 anni, seguendo le idee biodinamici prima che diventasse di moda. Roddolo utilizza solo lieviti indigeni, non chiarisce né filtri..
Roeno è un acronimo tra Ro, dal nome del fondatore Rolando, e la parola greca enos. L'azienda Vitivinicola Cantina Roeno è stata fondata oltre 50 anni fa da Rolando Fugatti e la moglie Giuliana che con grande impegno, iniziarono ad investire il loro amore per la terra, nella Valdadige Trentina Veronese. I vigneti si estendono in tutta la valle dell'Adige, abbracciando a nord anche il Trentino Alto Adige e verso Verona la zona del Bardolino.
Domaine Roger e Didier RAIMBAULT si trova nella città di Verdigny, nel cuore dei vigneti di Sancerre. La nostra famiglia coltiva l'uva da una decina di generazioni. Il nostro vigneto di 17,5 ettari si trova sulle colline collinari di Verdigny e Sury en Vaux. Queste colline da 200 a 400 m di altitudine, fino al 40% di pendenza, ci offrono diverse esposizioni e terreni, che conferiscono la complessità e l'autenticità dei nostri vini.